Girasole

Fa pensare al sole, alla luce ed al calore dell’estate; è un fiore che esprime gioia eppure scopriremo tramite una favola che non sempre è così.
Iniziamo a colorarlo e poi, leggendo, scopriremo le sue origini, dove cresce, gli usi che se ne possono fare, dove e come è coltivato e quanta importanza ha avuto per l’arte, con la sua presenza ispiratrice di opere e famosi di grandi pittori.
Soprattutto scopriremo se è proprio vero che gira guardando sempre il sole!

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Girasole in bianco e nero.
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Origini

Proviene dall’america del sud, e precisamente dal Messico e dal Perù. Il nome scentifico del girasole comune è Heliantus annus ed è una pianta annuale, cioè vive un solo anno; genera un grande e bellissimo fiore, sempre rivolto verso il puntto cardinale est, cioè guarda dalla parte in cui nasce il sole. I boccioli, i fiori appena nati e non ancora schiusi, nelle giornate soleggiate seguono il movimento del sole girando da est ad ovest ed al tramonto tornano ad orientarsi ad est: questo comportamento è chiamato eliotropismo. Il movimento è dato dalla crescita dello stelo che cresce prima da un lato e poi dall’altro.

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Diffusione

Diffuso ormai un po’ in tutti i continenti del mondo, ovviamente è presente nei vari stati dell’america del sud, da dove proviene ed è coltivato soprattutto in Argentina, ma anche negli Stati Uniti. I principali produttori sono Ucraina, Russia, la stessa Argentina e la Cina. In Europa si trova in Italia, in particolare è diffuso in Italia centrale e settentrionale, in Francia, Austria e Spagna, ma più che altrove in Romania, Bulgaria, Ungheria e nella vicina e confinante Turchia. Lo troviamo in abbondanza in asia, principalmente in Ucraina, Russia, Cina e Turchia. Non manca anche negli stati africani.

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Habitat

Ha bisogno di molto sole e preferisce il terreno fertile che deve essere mediamente umido. Cresce a livello del mare ed in collina o in montagna fino a bassa quota: si possono trovare fino a 1500 metri di altitudine.

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Coltivazione

Per crescere bene, il girasole necessita di molto sole. Cresce meglio in terreni fertili, umidi o ben irrigati, ma sopporta abbastanza bene piccole carenze di acqua. I semi si piantano in primavera; in Italia nei mesi di marzo e aprile, per evitare di fargli soffrire il freddo del gelo. Esistono alcune varietà di girasole con il capolino rivolto verso il basso: sono meno amate dai giardinieri che lo usano come piante ornamentali, ma sono le preferite dai coltivatori perchè si proteggono meglio dagli uccelli che ne mangiano i semi e da alcune malattie delle piante. I principali produttori sono Ucraina, Russia, Argentina, Cina e Romania. In Europa si trova in Italia, in particolare è diffuso in Italia centrale e settentrionale, in Francia, Austria e Spagna, ma più che altrove in Romania, Bulgaria e Ungheria.

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Usi

Nell’alimentazione, molto importante è soprattutto l’olio che si ricava dai semi girasole. Inoltre i semi di girasole vengono mangiati tostati e salati, sia come snack che per condimenti di insalati e piatti vari. Dai suoi fiori si produce un ottimo miele. Nell’industria, i semi sono impiegati come mangime per uccelli e roditori, ma se ne può estrarre anche olio per motori. Il girasole è anche usato per produrre il biodiesel, un carburante ecologico ed economico. Infine, quello che resta dalle varie lavorazioni può essere utilizzato come mangime per il bestiame.

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Significato

Come molti fiori, quando viene regalato ha un suo siginificato: è simbolo di fedeltà, devozione e di regalità.

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Arte

Il girasole ha ispirato molti artisti, di tutte le epoche, attratti dalla sua bellezza e dal suo colore, caldo e brillante, ma forse anche dalla storia a cui è legato. Ovidio, grande scrittore dell’antica Roma, la racconta nel suo libro intitolato “Le metamorfosi”, riferendo che si tratta di un mito dell’antica grecia. Potrete trovarla più avanti, al paragrafo Favola. In realtà Ovidio non avrebbe dovuto conoscere il girasole che sarebbe arrivato in Europa solo molti secoli dopo, con la scoperta dell’America, ma dalla descrizione sembra proprio si tratti di un girasole… Tra i pittori più famosi che li hanno disegnati e … colorati, famosissimi sono i girasoli di Vincent Van Gogh, realizzati con una tecnica unica ed inconfondibile! Li dipinse in molti quadri e li adorava come decorazione tanto da parlarne con il suo amico Paul Gauguin che se ne fece spedire da Parigi dei semi, li piantò nel suo giardino e li dipinse a sua volta. Meravigliosi anche i girasoli dipinti dal grandissimo Gustav Klimt, e da Egon Schiele.

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Favola

Ovidio ci racconta che una giovane ninfa di nome Clizia si innamorò perdutamente del dio del Sole, che era così bello che ancora oggi si usa dire:”Bello come il sole”. Il dio Sole per un po’ di tempo sembrò ricambiare il sentimento della fanciulla, ma poi la abbandonò per una donna mortale di nome Leucotoe, figlia del re Orcame. La ninfa, si sentì sola ed abbandonata, smise di mangiare e cominciò così a deperire. Rimaneva seduta a terra, immobile, ed osservava nostalgica il dio che conduceva in cielo il carro del Sole. Per nove giorni bevve soltane rugiada e lacrime, non mangiò alcun cibo né bevve acqua. Non si spostò mai, rimanendo a seguire con gli occhi il giro che il dio del Sole faceva con il carro del sole, ammirandone il bellissimo volto, e al tramonto aspettava che spuntasse di nuovo dal lato opposto. Il dio Apollo si impietosì a tale vista e decise di porre fine alle sofferenze di Clizia: così la tramutò in un bellissimo fiore in grado di cambiare inclinazione secondo lo spostamento del sole: il girasole. In questo modo, pur rimanendo ferma poteva trarre il suo nutrimento dalla terra e dalla luce del sole senza deperire!

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